Resto al Sud: Incentivi per Nuove imprese nel Mezzogiorno

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali e il consolidamento di quelle avviate dopo il 21 Giugno 2017 nelle regioni del Mezzogiorno.

La misura sostiene le attività di produzione di beni e servizi e libera professione. Sono escluse dal finanziamento le attività agricole.

Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, al momento della presentazione della domanda (o che vi trasferiscono la residenza dopo la comunicazione di esito positivo del progetto).

ll finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili di cui:
50% Contributo a fondo perduto;
50 % Finanziamento agevolato, da rimborsare in 8 anni (a partire dal terzo anno di attività).

 

Sono Finanziabili: attività produttive nei settori industria, artigianato.

Si tratta di un’occasione unica per far crescere il tuo progetto e costruire il tuo futuro imprenditoriale nel Sud Italia.

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto: 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale fino a un massimo di 40.000 euro per le società

L’incentivo si rivolge a:

  • imprese costituite dopo il 21/06/2017
  • imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria)

Spese ammissibili

Possono essere finanziate le seguenti spese:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
    macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.
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